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Le potenzialità insite nei colori sono state utilizzate dal Prof. Lüscher che, attraverso la selezione sperimentale di tonalità basate su costrutti psicologici e attraverso l’applicazione di un metodo rigoroso per la lettura delle scelte cromatiche, ha potuto creare uno strumento oggettivo di diagnosi psicologica.

Questo psicologo svizzero, infatti, creò il cosiddetto “test dei colori” che permette di leggere le scelte cromatiche individuali attraverso un metodo scientifico. Secondo Lüscher ogni colore produrrebbe un determinato effetto psicofisico.

Esiste una  valutazione soggettiva del colore: emotivamente il colore non è uguale per tutti. L’attrazione o la repulsione che ognuno di noi mostra soggettivamente di fronte ai colori, è una reazione fisiologica che avviene sulla base del proprio stato psicovegetativo: si percepisce come gradevole un colore che corrisponde ad esso.
Se la lunghezza d’onda del colore è in sintonia con il nostro stato psicofisiologico diremo che il colore ci piace, se è in discordanza con lo stato psicofisiologico del nostro organismo, diremo che non ci piace. Così per esempio il rosso, che rappresenta l’eccitazione, sarà preferito e ritenuto gradevole da una persona il cui stato psicovegetativo si trova in sintonia con la lunghezza d’onda del colore: una persona che, a livello fisiologico, presenta uno stato di eccitazione, e che, a livello psicologico, è una persona attiva, vitale, dinamica, coraggiosa, entusiasta. Invece il rosso sarà rifiutato e ritenuto sgradevole da una persona che si trova in uno stato psicovegetativo che è in discordanza con la lunghezza d’onda del colore: una persona che a livello fisiologico è sovraffaticata, con un esaurimento della propria forza vitale e a livello psicologico è inibita, esitante, dubita di sé stessa. Il significato che acquisisce ogni colore, però, è universale, cioè totalmente indipendente dall’atteggiamento personale, dal sesso o dalla cultura d’origine. Il test dei colori permette di misurare in maniera corretta lo stato psichico e fisiologico della persona, perché ogni colore dà luogo contemporaneamente ad una percezione oggettiva e ad una valutazione soggettiva. Noi tutti percepiamo i colori in maniera oggettiva. Infatti i colori sono lunghezze d’onda che vengono percepite fisiologicamente in maniera spontanea e registrate nel sistema limbico, quella parte del nostro cervello che controlla il comportamento emozionale dell’individuo.
Lo stimolo cromatico produce a livello fisiologico vari effetti, ad esempio il rosso-arancio produce un effetto stimolante e il blu scuro un effetto sedante. La percezione sensoriale, fisiologica del colore è dunque una percezione oggettiva.
È perciò anche universale, il che significa che ha valore generale e che non è determinata e non dipende da esperienze culturali né soggettive.

Ciascuno dei colori studiati da Luscher possiede delle caratteristiche fisiologiche e psicologiche oggettive:

IL BLU = riguarda le tematiche della calma, della soddisfazione, dei legami, della dolcezza, della fiducia ecc. Il blu scuro rappresenta la calma totale semplice fatto di guardare questo colore produce un effetto pacifico sul sistema nervoso. La tensione diminuisce, il polso e la respirazione si regolarizzano mentre i meccanismi di difesa lavorano per ricaricare l’organismo. Il corpo si rilassa, recupera.

IL VERDE = riguarda le tematiche dell’autostima, dell’autoaffermazione, del potere, della tenacia, della capacità difensiva, del controllo, del prestigio ecc;

IL ROSSO = riguarda le tematiche della vitalità, dell’attività, del successo, dell’energia diretta verso l’obiettivo, della sessualità, della fiducia nelle proprie forze ecc;

IL GIALLO = riguarda le tematiche dell’apertura, dei contatti, della leggerezza, dell’originalità, delle speranze, della libertà ecc;

IL FUXIA = riguarda le tematiche della sensibilità emotiva, dell’erotismo, della fantasia, della simbiosi ecc.

IL MARRONE = riguarda le tematiche del benessere fisico, delle soddisfazioni sensoriali, della sensualità, delle radici, del calore familiare ecc;

IL NERO = riguarda le tematiche della chiusura oppositiva, dell’ostinazione aggressiva, della protesta, dell’assolutismo ecc;

IL GRIGIO = riguarda le tematiche dell’equilibrio, della neutralità, del non coinvolgimento emotivo, della distanza, della schermatura ecc.

Seppur lo studio dei colori sia recente, gia’la psicologia da molto tempo ne aveva intuito il peso. Lo stesso Freud ne sottolineava l’importanza all’interno del setting terapeutico (setting e’ l’insieme di oggetti, arredi, regole, modalita’ di comportamento che contraddistinguono la relazione terapeutica-paziente). Proponeva l’utilizzo di una parete bianca o blu posta di fronte al paziente per facilitare l’emersione delle libre associazioni (strumento della psicoanalisi). La parete bianca (vuota) favoriva  la possibilita’ di proiettare e scrivere idee, pensieri, conflitti, contenuti sia consci che inconsci senza essere distratto o disturbato da altre informazioni visive.

Il blu e’un colore che favorisce  la concentrazione e l’introspezione.

BIBLIOGRAFIA

  • Il test dei colori: diagnostica e terapia – Max Luscher
  • La persona a 4 colori – Max Luscher
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